Il MIT boccia il progetto della Gronda. Pubblicato l’analisi dei costi-benefici sul sito dei Ministero: “Meglio altre opzioni”.
ROMA – Il MIT boccia il progetto della Gronda di ponente e di interconnessione A7-A10 e A12. La decisione è stata comunicata con la pubblicazione sul sito del Ministero dell’analisi dei costi-benefici. Uno stop che arriva il giorno dopo la caduta del Governo e soprattutto che rischia di mettere a serio rischio l’alleanza con il PD.
L’analisi costi-benefici
L’analisi costi-benefici è stata pubblicata sul sito del Ministero: “Lo studio – si legge nella nota citata da La Repubblica – ha riguardato non solo il progetto originario, ma anche alcune soluzione alternative finalizzate al potenziamento del nodo stradale di Genova. Ricordiamo che l’attuale progetto prevede un costo complessivo di 4,7 miliardi per 120 mesi di realizzazione“.
“La risultanza delle valutazioni – continua il comunicato – suggerisce di cogliere l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si auspica che possano, a partire dallo studio effettuato, essere approfondite e individuate attraverso un confronto con i livelli istituzionali e territoriali“.
Il progetto della Gronda mette a rischio l’alleanza M5s-PD
Il Progetto della Gronda potrebbe mettere a serio rischio l’alleanza tra il M5s e il PD. I democratici sulla questione delle opere da sempre hanno condiviso la posizione della Lega e del Centrodestra. E il no arrivato dal MIT potrebbe aprire lo scenario delle urne.
Sicuramente si tratta di un’ipotesi ma prima di avere certezze bisogna aspettare il possibile incontro tra Di Maio e Zingaretti. Fonti parlamentari parlano di un vertice già nel weekend per vedere le possibilità di proseguire il colloquio. Il no alla Gronda potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo da superare. Le prossime ore saranno decisive con gli italiani che aspettano di sapere se devono tornare alle urne oppure no.